Luigi XV, lo stile che rivoluzionò il modo di arredare
Ispirato dal Rococò italiano e tedesco, lo stile Luigi XV prese piede soprattutto nella corte di Francia tra il 1720 e il 1760.
Una vera e propria rivoluzione che investì non solo l’arredamento ma anche lo stile di vita dell’epoca che subì profondi cambiamenti.
Fu proprio il re, poco attratto dalle attività di governo e più incline verso l’arte e la frivolezza, precursore di questa nuova visione. L’aristocrazia non tardò ad assorbire questa innovazione e perse quella austerità che la contraddistinse per lasciarsi andare ai piaceri della vita.
Inevitabilmente questo cambiamento si riflesse anche sull’arredamento che si adeguò ai nuovi stili e a una nuova concretezza, rendendo tutto più leggero. Gli ambienti delle abitazioni divennero più piccoli e l’arredamento anche diventò meno imponente e più funzionale alle nuove esigenze.
Il carattere predominante dello stile Luigi XV è la rocaille. Le linee asimmetriche rendono questo stile inconfondibile insieme a intrecci floreali che si susseguono, intagli precisi e giochi cromatici.
Nasce in questo periodo il secretaire, mobile fascinoso e ricercato, apprezzato anche in epoca moderna capace di valorizzare l’intero arredo di una casa.
Per questo molti clienti ancora oggi ci chiedono secretaire proprio in stile Luigi XV, descritto in un precedente articolo.
Anche le sedute sono travolte da questo cambiamento. Il legno prende forme più sinuose e le sedute sono rivestite con materiali pregiati come raso o seta. Le decorazioni floreali son le più diffuse.
In Italia lo stile Luigi XV arriva con un po’ di ritardo. I materiali impiegati nel bel paese sono di minor pregio rispetto al resto d’Europa. Altra differenza fondamentale che caratterizza questo stile nel nostro Paese, è il minor impiego di ornamenti bronzei. Vince al contrario, l’ornamento con intagli che rendono i mobili prestigiosi e vere opere d’arte realizzati da ebanisti dalle capacità impressionanti.